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De homine et foemina ADRIANA CAVARERO 7 maggio 1993 - Cosa fanno oggi i filosofi? IDOLI

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25 NOVEMBRE 2020 Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne 2020. La Biblioteca Comunale di Cattolica vi invita alla visione di De homine et foemina ADRIANA CAVARERO conferenza del 7 maggio 1993. Cosa fanno oggi i filosofi? IDOLI conversazioni di antropologia 27 anni fa Adriana Cavarero a Cattolica, nella rassegna IDOLI, tenne una conferenza intitolata De homine et foemina. Perché riproporla oggi, nella giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne? Adriana Cavarero è tra le fondatrici del pensiero della differenza sessuale, nelle sue ricerche ha fatto emergere le irrisolte questioni di genere nella tradizione filosofica. Se nel suo intervento a Cattolica teorizzava che “Homo et foemina sono, per il discorso della tradizione, termini di una coppia squilibrata: denotando il primo quell’umana “sostanza” di cui il secondo è specificazione inferiorizzante”, in tempi più recenti parlando di violenza sulle donne ha detto “Episodi che hanno una portata simbolica forte come, ad esempio, il ratto delle sabine dimostrano quanto il tema della violenza sulle donne sia storicamente un tema fondante addirittura della costruzione di imperi: vincere il nemico, conquistare il suo territorio e le sue donne. Poi c'è la violenza consumata nel quotidiano, quella delle molestie e degli stupri di cui si parla nelle pagine di cronaca nera dei giornali, che rappresenta un tipo di violenza perpetrata da un potente a scapito di un inerme in posizione subordinata”. Insomma la violenza sulle donne è anche una questione filosofica, per questo riascoltiamo De homine et foemina. Adriana Cavarero (Bra, Cuneo, 1947) si laurea con lode in Filosofia e lavora all'Università degli Studi di Padova, sino al 1984. Insieme a Luisa Muraro è tra le fondatrici della comunità filosofica veronese «Diotima» (1984) che trae il suo nome dalla figura di Diotima di Mantinea, indicata da Socrate come propria fondamentale maestra nelle pagine del Simposio platonico, da cui si dimette nel 1990. Attualmente insegna Filosofia politica all'Università degli Studi di Verona ed è Visiting Professor presso la New York University. Fa parte inoltre del comitato scientifico di «Biennale Democrazia». Gli aspetti che influenzano il suo approccio alla tradizione filosofica sono due: il "pensiero della differenza sessuale" come prospettiva teorica che va a decostruire il testo occidentale da un punto di vista femminista e il pensiero di Hannah Arendt, utilizzato nelle sue categorie più innovative, come quella di nascita, unicità, azione e narrazione.

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