Il mosaico dell'abside della Basilica di San Vitale a Ravenna che rappresenta il corteo dell'Imperatore Giustiniano (546-548) è un esempio perfetto dell'arte musiva bizantina: bidimensionalità, staticità, ripetitività dei gesti, vesti preziose, grande solennità, fissità, mancanza di espressività, contorni netti, occhi sbarrati, mancanza di un piano di appoggio e di un'ambientazione terrena e fondo oro a profusione. Tutte le caratteristiche dovevano ricondurre il fedele/spettatore all'ammirazione di una dimensione divina, eterna, senza tempo, di cui l'Imperatore e la sua corte facevano parte.
00:00 Ravenna capitale dell'Impero Romano d'Occidente (fino al 476)
00:52 Morte di Teodosio (395), Arcadio I.R. Oriente, Onorio I.R. Occidente
01:46 Teodorico e gli Ostrogoti, Giustiniano (d'Oriente 527) verso l'unità (Belisario)
02:48 San Vitale (la più orientale)
03:24 Laterizio lasciato a vista (ricchezza spirituale)
04:05 Il tiburio
05:14 La pianta (nartece o ardica a forcipe), esedre, matronei
07:53 Santa Sofia a Costantinopoli
08:45 Interno prezioso (pulvino)
11:07 Vescovo Ecclesio (526) 532-547 (Arcivescovo Massimiano)
11:45 L'abside e i cortei
12:30 Corteo di Giustiniano (546-548), fissità e mancanza di movimento
14:00 Giustiniano e Teodora non presenti alla consacrazione
14:50 Trascendenza, fondo oro, tessere inclinate
16:17 Portano i doni verso Cristo (patena doro e calice)
16:53 Spazio senza tempo, frontalità, isolamento psicologico, inespressività
17:36 Rappresentazione gerarchica del potere (nimbo, rosso porpora, clamide con pappagalli)
18:46 Personaggi tipizzati (ritratti, diaconi libro vangelo, turibolo)
20:06 Clero, dignitari di corte (generale Belisario e Anastasio?), militari
21:27 Sovrapposizione dei piedi (piramide in profondità), scudo cristiano
23:19 "Il nome è l'uomo"
23:58 Giuliano l'Argentario (banchiere greco?), 26.000 soldi d'oro